My Father's Work

Descrizione

Le pareti erano rivestite di scaffali di ferro, ogni doga metallica era piena di barattoli di vetro contenenti formaldeide e grottesche curiosità. Attrezzi di ottone immacolato e metalli raffinati di una qualità che non avevo mai visto prima erano sparsi su robuste lastre di roccia e legno, con i bordi affilati dall'uso. Tuttavia, i miei occhi furono presto attratti da un robusto scrittoio, i cui cornicioni in mogano erano intarsiati con sottili strisce di rame, al centro del quale si trovava un libro ben rilegato in pelle. Il diario di mio padre, che mi è stato tramandato e che rappresenta anni di conoscenze e innumerevoli esperimenti. E all'interno di quel tomo logoro, in cima alla pergamena perlacea ossidata di giallo ai bordi sfilacciati, c'erano i segni deliberati della penna d'oca di un genio folle che delineava l'ambizioso progetto che non avrebbe mai potuto completare in una sola vita: il suo capolavoro.

Senza rendermene conto, mi tremavano le mani mentre stringevo il libro al petto. In una volta sola, ho sentito la proprietà e l'ansia per gli schizzi scientifici scarabocchiati in modo così eloquente su quei fogli logori. In quel momento è iniziata la mia ossessione: avrei riportato questo laboratorio alla sua antica brillantezza e avrei dedicato la mia vita a completare l'opera di mio padre!